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Estratto dell'intervista: Messaggi in Movimento

A richiesta pubblichiamo l'estratto dell'intervista a Roberta Giulia Amidani pubblicata nel mensile I Quaderni della Comunicazione: Messaggi in Movimento. Buona lettura!


Messaggi in movimento
L’advertising on truck amplia il panorama nazionale dell’out of home e arriva in Italia con grandi flotte di veicoli di trasporto trasformate in maxi affissioni che si muovono su rotte e percorsi certificati. Dati scientifici, partner qualificati, innovazione continua e orientamento al cliente sono i fattori di successo della concessionaria leader nazionale.

INTERVISTA a Roberta Giulia Amidani, amministratore delegato Muovo.

Pubblicità on the road, grazie a grandi truck: qual è la ricetta del vostro successo e quali sono, in concreto, tutti i servizi che offrite ai vostri clienti?
Muovo Advertising On Truck è la concessionaria outdoor che ha trasformato i veicoli di trasporto in un media esclusivo e certificato permettendoai propri clienti di scegliere fra due location (autostrada e città) e tre format (Full, Back, Urban). Nel panorama nazionale il trasporto su gomma rappresenta oltre il 90% del totale con il primato europeo per traffico costante; Muovo utilizza i veicoli pesanti in circolazione rendendoli media outdoor che si muovono in un contesto privo di altri stimoli pubblicitari. Grazie ai rilevatori satellitari a bordo delle flotte, Muovo offre ai propri clienti la scelta della tratta preferenziale su cui localizzare le campagne. L’intero processo viene gestito internamente: dalla rigida selezione del parco mezzi alla guida per la scelta della tratta o del percorso preferenziale fino alla gestione della campagna on the road: il risultato è un servizio di livello eccellente e garantito il cui successo è scientificamente quantificabile. Nella misurazione dei dati di ritorno si trova infatti la chiave della leadership costruita in questi anni: le rilevazioni del traffico e il conseguente bacino circolante incontrato dalle campagne on the road provengono da fonti esterne non manipolate come Autostrade per l’Italia Spa e Aiscat.

Chi sono i vostri clienti e in che tipo di settore si posizionano sul mercato? Nell’ultimo anno avete puntato a una politica di mantenimento dei clienti preesistenti o vi siete concentrati sul new business?
Automobili ed accessori, tecnologia, telefonia, servizi assicurativi e bancari, turismo e viaggi sono i settori più fortemente motivati a investire in questo media perché legati a un target maschile, medio alto, dai 25 ai 50 anni con buona capacità di spesa e decisa propensione al consumo. Target che risponde perfettamente all’utente autostradale. In fase di start up Muovo ha gestito clienti provenienti da realtà medio-piccole appartenenti sopratutto al settore alimentare e turistico con comunicazioni istituzionali di lungo periodo. Oggi, replicando il successo delle campagne elettorali del 2008 e del 2009, la durata media di un’esposizione è di un mese: i nuovi clienti - tra cui Pompea, Michelin, Coyote, Direct Line, Tenderly - hanno scelto il truck advertising intuendo le potenzialità di un mezzo capace di coniugare l’impatto visivo della maxi affissione (80 mq di superficie per il format Full) con il movimento in un contesto libero da altri stimoli pubblicitari.

Come si sono caratterizzati i vostri risultati in termini di fatturato nell’ultimo anno rispetto a quello precedente? E rispetto ai vostri competitor qual è il vostro posizionamento? Quali sono i vostri punti di forza e i vostri specifici plus?
In un periodo particolarmente critico come quello attuale, Muovo ha visto triplicare il proprio fatturato di anno in anno, costruendo un mercato e consolidando la leadership all’ingresso dei nuovi competitor. Due anni di ricerca prima di approcciare il mercato, la costante spinta verso l’innovazione e lo sviluppo di nuove tecnologie, la strategia basata sulle case histories di successo oltreconfine e - non ultima - la forte passione del management, sono i punti cardine su cui si basa la politica aziendale. In termini operativi, la ricerca di risultati grafici di qualità ineccepibile - tramite l’utilizzo di pellicole adesive, sistemi 3M in esclusiva, e una rete di operatori qualificati su tutto il territorio nazionale - e le sinergie con trasportatori certificati con un parco mezzi di oltre 3000 veicoli, fanno la differenza e ampliano il gap con i competitor sul mercato.

Quali sono i possibili sviluppi in termini d’offerta e di nuove politiche e strategie che prevedete potranno rilanciare il mercato?
Ogni difficoltà può - se sapientemente gestita - trasformarsi in opportunità: ne consegue che gli operatori nazionali del mercato della comunicazione devono necessariamente dimostrarsi all’altezza della sfida identificando nuovi canali per veicolare coscientemente i propri messaggi. In questo contesto, Muovo, grazie all’introduzione di un media sconosciuto in Italia, ha percepito già nei primi sei mesi del 2009 un chiaro segno di ripresa raccogliendo il consenso (e il budget) di alcune grandi multinazionali guidate da manager audaci e illuminati.

Dal punto di vista strettamente strutturale, quali sono stati i cambiamenti di quest’ultimo anno? Quali le strategie e le politiche di sviluppo, gli acquisti nella dirigenza e le decisioni relative?
Seguendo fedelmente il tao della crescita, Muovo nel corso del 2009 ha raddoppiato l’organico (trasferendo i propri uffici in una nuova e più prestigiosa sede), visto l’ingresso di un nuovo membro nel consiglio di amministrazione e nella compagine sociale, e il macroscopico ampliamento della rete commerciale.

Considerato il recente calo degli investimenti pubblicitari, potete dirci in quale misura la crisi abbia influito nel vostro settore? Quali sono state le ricadute? Come prevedete che possa evolvere il futuro?
Per Muovo, le dinamiche portate dalle contrazioni dei budget hanno rappresentato la chiave di apertura del mercato: come buona parte dei prodotti di nicchia l’advertising on truck ha saputo dare risposta a una lacuna nel panorama media nazionale. La presentazione di un prodotto nuovo, efficace ed efficiente, sviluppato a partire da veicoli al lavoro, impegnati nelle consegne quotidiane di merci lungo gli assi autostradali e la configurazione di uno spazio pubblicitario con connotati socialmente utili (a sostegno indiretto ma costante delle aziende di trasporto), e risultati scientifici, hanno permesso a Muovo di raccogliere l’approvazione di grandi marchi internazionali.
Fonte: I Quadeni della Comunicazone 2009. Centri Media e Concessionarie: odissea negli spazi. NR. 74 dicembre 2009

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